Ceglie Messapica (Cègghie in dialetto locale, fino al 1864 chiamata Ceglie, dal 1864 al 1988 chiamata Ceglie Messapico) è un comune italiano di 18 826 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. La cittadina vanta il riconoscimento di città d’arte e terra di gastronomia.
Il “Biscotto di Ceglie“, è riconosciuto come “Presidio Slow Food” e come prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.). Si tratta di un pasticcino a base di mandorle tostate, con marmellata di amarene e limone, ricoperto con una glassa a base di zucchero e cacao (u sceléppe). Per la sua realizzazione sono impiegate mandorle di produzione locale, di una varietà chiamata “cegliese” contraddistinta dal guscio semiduro. In passato, i biscotti cegliesi erano prodotti dalle famiglie contadine in occasione delle feste importanti e dei banchetti nuziali.
Trulli, olive, masserie e grotte
Il territorio si caratterizza per i trulli, le masserie, gli oliveti secolari e le grotte carsiche.
Il territorio comunale può essere suddiviso in due macro aree: una, dall’aspetto collinare, si estende sostanzialmente a nord-ovest dell’abitato, si presenta con dolci colline e terrazzamenti con muretti a secco e numerosissimi trulli; l’altra declina lentamente verso la piana salentina. Proprio per questi motivi Ceglie Messapica viene considerata uno degli ultimi lembi meridionali della Murgia.
Nel territorio sono numerose le forme carsiche (doline, grotte, inghiottitoi, lame): esse hanno un rilevante valore paesaggistico, ambientale, naturalistico ma anche storico-archeologico, in quanto spesso, le grotte in particolare, erano già in epoca preistorica sede privilegiata per gli insediamenti umani. La presenza di diffusi fenomeni carsici è strettamente connessa alle caratteristiche del substrato geologico di questo territorio: ovunque affiorano infatti strati di rocce calcareo-dolomitiche, spessi alcune migliaia di metri e molto fessurate. Le rocce calcaree sono a tratti ricoperte da strati, spesso di esiguo spessore, di “terre rosse“, localizzate in particolare nelle aree morfologicamente più depresse, quali le doline e i letti dei principali solchi erosivi.
Grotte
Nel territorio di Ceglie risultano essere censite 53 tra cavità, grotte e fratture verticali chiamate dai contadini capivienti o vole.
Cenni storici
Secondo la tradizione, la fondazione di Ceglie sarebbe legata all’arrivo in Italia del mitico popolo dei Messapi, al quale è attribuita la costruzione di manufatti megalitici noti con il nome di specchie.
Ceglie era una delle città della Dodecapoli messapica, il cui centro principale è costituito da Oria. Tra il 343 a.C. ed il 338 a.C. le città messapiche opposero strenua resistenza all’influenza di Taranto, la città fondata da coloni spartani che ambiva a conquistare tutta la Magna Grecia e a consolidare il proprio ruolo egemone sul mare Ionio sull’Adriatico meridionale. Taranto si impose definitivamente su tutta l’area pugliese dopo il 303 a.C. con un trattato che vietava alle navi romane di spingersi più a oriente del Promontorio Lacinio.
Della civiltà messapica rimangono numerosi resti archeologici: il sistema difensivo (specchie, fortini messapici, mura e muraglioni chiamati paretoni), necropoli oltre a iscrizioni, monete, vasi, trozzelle messapiche e reperti vari di natura ceramica o metallica.
Ceglie per la sua posizione naturale in cima a un colle e per il suo territorio collinare da cui era ben visibile Taranto, per i ritrovamenti archeologici (mura, specchie) può essere considerata come una roccaforte della Messapia.
Specchie
Siti e segnalazioni archeologiche
Oltre alle specchie sopracitate nel territorio comunale sono segnalati i seguenti siti archeologici: insediamento Preistorico Masseria San Pietro, abitato medioevale e necropoli romana Campo d’Orlando, abitato e necropoli Masseria Genovese, abitato e necropoli Conca di Scrina, grotte Masseria Le Croci, cripta Masseria Sant’Angelo, Paretone (antica cinta muraria della città di età messapica sottoposta a vincolo).